Tutti conosciamo qualcuno che crede di poter fare tutto nella vita. Queste persone sembrano dimenticare che le regole valgono anche per loro e che non possono permettersi di fare qualsiasi cosa gli passi per la testa… Questa è la storia di una di loro.

Tuttavia, la sua testardaggine e la sua maleducazione sono state punite, non solo dalla gente del posto, ma anche dalla legge. La giustizia è stata servita in un modo piuttosto comico, che nessuno, soprattutto chi ha infranto la legge, probabilmente dimenticherà.

1. Ritardi sul lavoro
Tutto è iniziato quando un semplice operaio edile era impegnato a spostare materiali in salita. Il lavoro noioso era già fastidioso di per sé, ma poi gli è capitato di incontrare una donna che ha cambiato totalmente la sua giornata… in peggio!

Era una giornata impegnativa e l’uomo voleva finire il suo lavoro prima dell’ora di punta, ma una donna aveva altre idee in mente. Gli aveva bloccato la strada e non aveva intenzione di muoversi, nemmeno dopo che lui glielo aveva chiesto ripetutamente e gentilmente.

2. Chiamare le autorità
L’uomo aveva allora pensato di chiamare la polizia, ma credeva che sarebbe stata solo una perdita di tempo. Eppure, la donna continuava a fare l’altezzosa, respingendo la richiesta dell’uomo di spostarsi. Nonostante i numerosi appelli, continuava a rimanere ferma.

Per questa ragione, l’uomo ha avuto un’idea superba. Era qualcosa che avrebbe fatto rimpiangere alla donna le sue azioni delle quali se ne sarebbe pentita per il resto della sua vita. Inoltre, avrebbe reso famoso anche l’improbabile duo. Ecco cosa è successo.

3. Un progetto diverso
L’uomo era stato assunto come caposquadra nella costruzione di una casa. Potremmo dire che era già un esperto in questo tipo di lavoro. Eppure, questo progetto era un po’ diverso dai precedenti perché la casa era posizionata in cima a una collina.

C’era un solo modo per raggiungere la cima, ed era quello di salire a piedi lungo un sentiero di 250 metri. Questo rendeva il lavoro più complesso, soprattutto per quanto riguardava lo spostamento dei materiali necessari per la costruzione.

4. Parcheggi riservati
C’erano due parcheggi riservati per il progetto di costruzione sul sentiero ai piedi della collina. Due cartelli ufficiali che dicevano “No Parking” erano stati apposti per impedire a chiunque di parcheggiare la propria auto nei posti designati.

Peccato che quei cartelli ufficiali non abbiano impedito a tutti di parcheggiare illegalmente. C’era una scuola elementare a mezzo isolato dall’area riservata, e non è passato molto tempo prima che alcuni genitori hanno iniziato a parcheggiare occasionalmente lì.

5. Nessun problema
Eppure per il caposquadra questo non rappresentava un problema, se non in un giorno particolare. L’uomo lasciava correre ogni volta che vedeva che i parcheggi riservati venivano occupati, purché lui e la sua squadra non avessero bisogno di usarli.

Nel momento in cui ne aveva bisogno, chiedeva rispettosamente agli autisti di andarsene, e la maggior parte di loro lo ascoltava e lasciava immediatamente il parcheggio. Quel giorno, un autista che consegnava il legname ha contattato il caposquadra per fargli sapere che si stava recando sul posto.

6. Parcheggio occupato
Così il caposquadra, in vista dell’arrivo della consegna, ha deciso di assicurarsi che i posti riservati fossero disponibili, ma si è accorto che uno dei parcheggi era stato occupato da qualcun altro. Quando si è avvicinato, ha visto una donna seduta al posto di guida.

Il caposquadra ha dato per scontato che fosse lì perché stesse aspettando che suo figlio uscisse da scuola, pensava che da un momento all’altro se ne sarebbe andata. Così si è avvicinato lentamente alla donna e le ha chiesto cortesemente di lasciare il parcheggio.

7. Nessun arretramento
La donna ha risposto al caposquadra, prendendolo in giro: “Ci metterò solo pochi minuti, e il tuo camion ancora non è arrivato, prenditi un calmante, amico”. Il caposquadra non si aspettava la risposta maleducata della donna, ma poi è arrivato il camion del legname.

A quel punto pensava che la donna avrebbe lasciato volontariamente il posto. Eppure, ha semplicemente chiuso il finestrino e ignorato palesemente il caposquadra. Così, per attirare la sua attenzione, ha bussato al finestrino e la donna lo ha tirato giù parzialemente urlando: “Che cosa c’è?”.

8. Usare l’ingegno
Il caposquadra era fermo nelle sue istruzioni. Ha detto alla donna che il camion avrebbe avuto bisogno del posto auto. Ma lei lo ha congedato dicendo: “Non potete scaricare intorno a me? Gesù, non è così difficile!”. Il caposquadra era completamente senza parole quando ha sentito l sua risposta.

Non si aspettava che fosse così maleducata, così ha deciso di usare il suo ingegno. Si è avvicinato all’autista del camion delle consegne e gli ha chiesto di parcheggiare il veicolo parallelamente a quello della donna. Ha sottolineato di avvicinarsi il più possibile.

9. Bloccarla
L’autista del camion delle consegne ha capito immediatamente cosa volesse fare il caposquadra. La donna stava per ottenere ciò che chiedeva. C’era un bagno chimico dietro la macchina di lei e un’altra macchina parcheggiata accanto ai due parcheggi riservati.

Il camion per la consegna del legname ha parcheggiato sul suo lato. Significava che l’auto era bloccata, visto che dietro c’era il marciapiede. La donna non si era resa conto di quello che stava succedendo perché era impegnata a cercare di evitare e ignorare gli operai edili.

10. Mettersi nei guai
Ma era solo colpa sua se erano stati costretti a parcheggiare in una zona che poteva causare un ingorgo. Il caposquadra si è assicurato di fare anche un’altra cosa. L’uomo ha chiamato in fretta e furia le forze dell’ordine per informarli della questione.

Il caposquadra ha dichiarato poi in un’intervista: “A quel punto non stavo cercando di mettere la donna nei guai, volevo solo fare una dichiarazione del perché stavamo bloccando una parte della strada, in modo da non finire noi nei guai con le autorità locali”.

11. Portiera bloccata
Il caposquadra ha chiamato le autorità, per avvertirle della situazione, e il vigile del traffico ha risposto che sarebbero arrivati sul posto entro 30 minuti. Ma era troppo tardi, visto che appena dopo la chiamata si è scatenato l’inferno.

L’auto della donna era bloccata. Il problema è stato che, quando la figlia è tornata da scuola, la donna non poteva uscire dell’auto per andarle incontro visto che riusciva a malapena ad aprire la portiera. Il caposquadra si stava mettendo nei guai.

12. Sistemare le cose
Il caposquadra pensava che a quel punto, visto che non riusciva ad aprire la portiera, la donna avrebbe cominciato a capire il casino in cui era stata coinvolta, a causa della sua testardaggine, e che quindi avrebbe cercato di sistemare le cose.

Ma si sbagliava di grosso, perché la donna, anziché risolvere il problema che aveva causato, lo ha guardato come se la colpa fosse tutta del caposquadra. La rabbia infruttuosa della donna avrebbe potuto essere umoristica se non fosse successo questo dopo.

13. Scoppio di rabbia
La donna era seriamente furiosa di rabbia. Anziché scusarsi con il caposquadra e l’autista del camion, si è arrampicata scomodamente sul sedile del passeggero ed è scesa dal suo veicolo per prendere sua figlia e posizionarla sul retro dell’auto.

In seguito, si è avvicinata al caposquadra e all’autista del camioncino del legname. I due uomini non sapevano quali fossero le sue intenzioni, ma facevano del loro meglio per non ridere. La donna aveva capito che i due non si sarebbero tirati indietro in quella situazione.

14. La scena
La donna osservava con rabbia la scena. C’era una macchina davanti alla sua, un bagno chimico degli operai dietro, un’enorme camion alla sua sinistra e, ultimo ma non meno importante, un marciapiede alla sua destra. Era praticamente impossibile muoversi.

La donna ha cominciato a infuriarsi ancora di più e ha urlato all’autista: “Ho molta fretta, devi spostare subito il tuo camion, così posso andare via”. Ma la risposta del camionista che trasportava il legname ha scosso il suo cuore.

15. Uscire dal parcheggio
L’autista le ha risposto: “Signora, per poter scaricare il legname dal camion abbiamo dovuto slegarlo e, secondo la nostra politica aziendale, non mi è permesso spostare il camion con un carico non assicurato”. L’autista, mentre parlava, cercava di non ridere.

Tuttavia, sia l’autista che il caposquadra non potevano immaginare lo spettacolo che sarebbe accaduto dopo. La donna furiosa ha cominciato a mandare maledizioni all’autista del camion e a gridare: “Devo andare via! Da qualche parte dovrò pur uscire!”.

16. Nessuna idea
Il caposquadra ha risposto pacificamente e con dolcezza alla donna che continuava a gridare. Tuttavia, lei non aveva idea che il vigile del traffico che aveva parlato con il caposquadra al telefono fosse già sulla scena proprio dietro il parcheggio.

La donna si è irritata ancora di più per la sua risposta beffarda. Allora il caposquadra le ha scherzosamente consigliato: “Non puoi tirarti indietro? Non è così difficile!”. Dopo che la donna gli ha lanciato una maledizione, è tornata nella sua auto e si è fatta strada tra il sedile del passeggero.

17. Agire
Il vigile ha iniziato ad avvicinarsi al caposquadra e all’autista del camion delle consegne quando, all’improvviso, la donna ha messo la macchina in retromarcia e ha premuto l’acceleratore. Ha fatto girare le ruote e ha buttato giù il bagno chimico che era dietro di lei.

Ma le cose non erano finite. La donna ha tentato di guidare la macchina sul marciapiede vero e proprio e si è precipitata in avanti freneticamente. I tre testimoni non riuscivano a credere a quello che stava succedendo.

18. Tentativo fallito
I tre spettatori avevano cominciato a chiedersi cosa diavolo stesse facendo. La donna non riusciva a uscire dall’inscatolamento che avevano creato perché era rimasta bloccata sul marciapiede. Ma le sue disgrazie non erano finite.

Il vigile si è avvicinato con calma alla donna e le ha ordinato di scendere dal veicolo. Una volta scesa, l’agente l’ha ammanettata e l’ha fatta sedere sul marciapiede in attesa di rinforzi. Ma questo non è bastato per fermare il suo comportamento maleducato.

19. Nei guai
La donna era sicura di essere ormai in grossi guai e ha cercato di ribaltare la situazione. Ha mentito all’agente di polizia dicendo che il caposquadra non le aveva chiesto di spostarsi dal parcheggio e che era stata persino rassicurata di poter rimanere nell’area riservata.

Tuttavia, il vigile non l’ha ascoltata e le ha detto che era già al corrente della situazione. Il caposquadra l’aveva chiamato prima del suo arrivo. Ha anche detto che lei era consapevole di ciò che era successo e che si era rifiutata ostinatamente di lasciare il parcheggio.

20. Destino imminente
La donna stava per incontrare il suo destino. Il caposquadra le ha detto: “Mentre io e l’autista facciamo rapporto al secondo ufficiale, i miei ragazzi finiscono di spostare il resto del legname e l’autista finisce la sua deposizione e poi riparte per tornare in cantiere”.

Il caposquadra ha poi dichiarato in un’intervista: “Alla fine del calvario, la donna è stata arrestata, accusata di guida spericolata, distruzione di proprietà (il bagno chimico) e guida con patente sospesa”. Il suo veicolo è stato sequestrato e portato via.

21. Conseguenze
Dopo il sequestro dell’auto, la donna è stata immediatamente portata in caserma per ulteriori interrogatori. La nonna della bambina è arrivata sul posto per portarla a casa. Il caposquadra era senza parole, non poteva credere che la donna si fosse spinta fino a quel punto.

Ha detto: “Non mi sarei mai aspettato che la donna non ascoltasse le mie istruzioni e si spingesse fin qui. Ma penso che la prossima volta, probabilmente, ci penserà due volte prima di parcheggiare in una zona di traino, se mai dovesse ottenere di nuovo la patente”.

22. Finale della storia
Il caposquadra non poteva immaginare quale sarebbe stato il finale della storia. Tuttavia, potrebbe non essere così sorprendente per alcuni sapere che la donna ha finito per avere soltanto la licenza di guida sospesa.

Molte persone hanno commentato la storia e non hanno perso tempo a criticare l’attegiamento avuto dalla donna nei confronti degli operai. Per molti, ha avuto quel che si merita ed è giusto che ogni azione abbia una conseguenza, nel bene o bel male.

23. Sorprendente
Tutti noi siamo d’accordo sul fatto che la donna non abbia gestito la situazione in modo appropriato. Potrebbe essere difficile capire cosa abbia pensato quando si è comportata in modo scortese con le persone intorno a lei. Forse pensava che sarebbe stata in grado di farla franca.

Purtroppo, ci sono storie simili a quella che abbiamo appena raccontato. Un’altra donna, che risiede in Ohio, condivide le stesse idee della donna della storia precedente. Quando si è imbattuta in uno scuolabus, anziché fermarsi, ha iniziato a guidare sul marciapiede.

24. Ripresa dalle telecamere
Per fortuna l’intero scenario è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza, e si è scoperto che la donna in questione, Shena Hardin, lo aveva già fatto più volte in passato. Per questo è stata immediatamente portata alla stazione di polizia.

In seguito è iniziato il processo. Shena Hardin si è presentata in tribunale e non ha mostrato alcun rimpianto per le sue terribili azioni. Addirittura rideva durante le sue apparizioni. Per questo motivo Lisa Kelley, la madre di una bambina che era salita su quell’autobus, ha deciso di parlare.

25. Sospensione
Lisa Kelley ha dichiarato su Shena Hardin: “È un’idiota. Lo ha fatto quasi ogni giorno l’anno scorso. Non smette di ridere. Non ha rimorsi, ha riso durante ogni comparizione in tribunale. Ride ancora, quindi ha bisogno di essere umiliata”.

Il giudice ha ordinato la sospensione della patente a Shena Hardin per un mese dopo essere stata in tribunale. La donna ha anche dovuto pagare 250 dollari di spese processuali, e non è finita qui. Il giudice aveva altre cose in mente per lei.

26. Insegnare una lezione
Il giudice ha ordinato a Shena Hardin di reggere un cartello che diceva: “Solo un idiota guiderebbe sul marciapiede per evitare uno scuolabus”. Il giudice lo ha fatto per darle una lezione. Doveva indossarlo dove si trovavano i bambini mentre aspettavano lo scuolabus.

Shena Hardin doveva restare in piedi all’angolo a reggere il cartello per un’ora. Doveva farlo per diversi giorni così da mostrare a tutti le sue malefatte. Ciò che ha peggiorato le cose per Shena era che fuori faceva un freddo cane, visto che era pieno inverno.

27. Punita
Shena Hardin si è coperta contro il freddo mentre teneva il cartello all’esterno. La donna fumava una sigaretta e si è assicurata di evitare commenti da parte di chi camminava. Ma alcune macchine le hanno suonato il clacson mentre passavano.

Un uomo di nome Bill, che lavorava nelle vicinanze, ha visto la scena. Ha urlato a Shena: “Perché odi i bambini? Riuscirai a non farlo di nuovo?”. Shena non aveva mostrato alcun rimorso per le sue azioni, quindi doveva in qualche modo imparare la lezione.